Il tema portante del salone di Ginevra del 2010 sembra essere quello dell'ecologia e dei veicoli elettrici, e tra tutti i costruttori presenti Porsche ha deciso di stupire presentando la 918 Spyder: sportiva pura spinta, però, da un motore ibrido capaci di abbinare prestazioni estreme a consumi da utilitaria.

Ancora più incredibile sono forse i dati di consumo dichiarati: se condotta in maniera “normale” il consumo medio dichiarato è di soli 3 litri per 100 chilometri che corrispondono a 70 g/CO2 emessi al chilometro. (Come paragone, la piccola Smart Cdi emette 88 g/CO2 e l' ibrida per eccellenza Prius arriva a 92 g/CO2 )
La potenza è trasmessa alle ruote da un sofisticato cambio PDK (Porsche Doppel Kupplung) a 7 rapporti e doppia frizione che gestisce anche il motore elettrico posteriore, mentre all'anteriore provvede un sistema elettromeccanico. L'energia cinetica, invece, viene recuperata nella batteria agli ioni di Litio raffreddata a liquido, per aumentarne l'efficienza, che ha la pregevole particolarità di poter essere ricaricata direttamente da una normale presa di corrente.

Anche l'interno è ispirato alla razionalità dettata dal mondo delle competizioni. Le informazioni principali sono racchiuse in 3 strumenti posizionati davanti al pilota, in modo che possano essere consultati senza distrarsi dalla strada, o direttamente sul volante, come il selettore della mappatura del motore o il pulsante dell' E-boost per sfruttare tutta la potenza disponibile per brevi istanti.
Il resto dei controlli è invece concentrato in un pannello touch-screen posto sul tunnel centrale che anticipa quelle che saranno le tendenze future delle auto sportive. Un evoluzione del mouse lanciato da BMW, per intenderci.
