martedì 30 giugno 2009

Auto a gas: sono veramente sicure? Sfatiamo alcuni preconcetti


Lo spaventoso incidente di Viareggio, dove il deragliamento di un treno che trasportava GPL ha causato la morte di 13 persone a seguito dell'esplosione di una delle cisterne, ha fatto nuovamente sollevare anche l'interrogativo sulla sicurezza delle automobili alimentate con questo combustibile. Anche perché il numero delle vetture funzionanti a gas -GPL o metano- è notevolmente aumentato in questi ultimi mesi grazie al basso costo alla pompa e agli ecoincentivi legati a questi carburanti ecologico.

Diciamo subito che i serbatoi per il gas montati attualmente sulle macchine non possono esplodere. Infatti a seguito del regolamento ECE/ONU 67/01 relativo all'omologazione, oltre ai numerosi crash test e prove di resistenza (ad esempio le bombole devono resistere ai colpi di pistola), i serbatoi sono dotati di tre valvole di sicurezza: una blocca l'invio de gas non appena si spegne il motore, un'altra si apre se si verifica una sovrapressione lasciando uscire in maniera controllata il gas e la treza, forse la più importante per prevenire le esplosioni, si scioglie letteralmente in caso di alte temperature consentendo la veloce fuoriuscita del gas. Inoltre, sempre per garantire la sicurezza, le bombole devono essere revisionate ogni 4 anni (metano) e sostituite ogni 10 (GPL).

Questo non vuol dire che in caso di incendio un' auto alimentata a gas non bruci, ma sicuramente non lo farà in maniera diversa da una alimentata a benzina e non si vedrà una di quelle esplosioni molto coreografiche tipiche dei film.

martedì 23 giugno 2009

Caterham Seven: Omologata anche per l’Europa


In un periodo dove l’omologazione dei gusti e dei consumi viene presentata come un “male da combattere”, gli appassionati di auto sportive, invece, gioiscono alla notizia dell’omologazione per il mercato europeo ottenuta dal costruttore inglese Caterham per le sue vetture.

Grazie all’aiuto di Ford, che fornisce i motori, e’ stato possibile ottenere la certificazione Ecssta (European community small series type approval) e quindi semplificare le fasi di omologazione di queste particolari vetture, discendenti della mitica Lotus Seven progettata negli anni ’60 da Colin Chapman e della quale riportano immutate, se non migliorate, tutte le caratteristiche di agilità e prestazioni.

I modelli omologati sono disponibili con potenze di 120 CV del Ford Sigma 1.6 litri, 175 CV del Ford Duratec 2.0 litri e di 200 CV del Duratec 2.3 litri che, grazie ai soli 550 kg di peso delle Seven, sono piu’ che sufficienti per prestazioni mozzafiato e dare filo da torcere a sportive con molti piu’ cavalli sotto al cofano.

mercoledì 17 giugno 2009

Alfa Romeo Milano: finalmente l’erede della 147



Grandi novità in casa Alfa Romeo? Sembrerebbe proprio di si, almeno a giudicare dalle numerose foto-spia che stanno girando in internet e dalle ultime indiscrezioni che parlano addirittura dell’esistenza di esemplari definitivi.
Questa nuova auto, identificata come Progetto940 e a cui e’ stato dedicato un apposito sito internet con il compito di incuriosire e informare i potenziali clienti, pur essendo la tanto attesa erede della 147 dovrebbe interrompere la sequenza numerica dei nomi e lasciare 149 al piu’ semplice Milano, ripercorrendo cosi’ la storia del marchio e preparando un possibile sbarco contemporaneo nel mercato americano (dove il gruppo Fiat ha aumentato la presenza grazie all’acquisizione di GM): infatti Milano era il nome con cui veniva commercializzata l’Alfa 75 negli Stati Uniti.

La base su cui e’ sviluppata e’ quella attuale della Bravo e della nuova Delta, con la rivisitazione del gruppo sospensioni posteriore che dovrebbe diventare multilink, a tutto beneficio della dinamicità e tenuta di strada, e la linea dovrebbe riprendere i nuovi stilemi dettati dalla 8C Competizione già adottati in serie sulla MiTo.

Non dovrebbe essere quindi un’auto particolarmente innovativa dal punto di vista delle linee, ma anzi sembra voler consolidare l’attuale family feeling del marchio, anche se il tradizionale scudetto dal profilo cromato contenente il marchio cresce in dimensione fino a diventare un vero e proprio elemento di stile caratterizzante il frontale. La linea laterale della carrozzeria, che richiama un po’ quella della Bravo, viene spezzata da una nervatura all’altezza dei passaruote e dalle frecce laterali a led. Come sulla 147 nella versione a 5 porte la maniglia posteriore è nascosta nel montante, a tutto vantaggio della pulizia della linea, mentre il portellone posteriore si piega per simulare uno spoiler e accogliere i nuovi gruppi ottici a virgola, abbandonando i classici tondi.


Gli interni dovrebbero presentare la classica plancia sportiva in stile Alfa e una “zona” multimediale centrale, maggiormente in stile Lancia. La sportività di questo modello è sottolineata dalla presenza, sotto la consolle centrale, del manettino del sistema DNA (Dynamic, Normal, All Weather) che controlla il sistema di trazione e l’esp in base allo stile di guida scelto.

I motori dovrebbero essere il 1.4 T-Jet da circa 150 cv e i nuovissimi Multi-Air da 135 cv o 165 cv , mentre come unità diesel dovrebbero essere montati gli stessi 1.6 da 120 cv, 2.0 da 165 cv e 1.9TST da 190 cv che equipaggiano già la Bravo e la Delta.

lunedì 15 giugno 2009

Moto Guzzi Griso 1200 8V SE: una special di serie


Prima vera novità degli ultimi anni proposta da Moto Guzzi, la Griso dopo aver ricevuto un nuovo motore di 1200 cc e 4 valvole per cilindro si presenta al suo pubblico con una versione Special Edition arricchita di particolari pregiati e vestita con la livrea “Tenni”, cioè quel particolare verde che caratterizzava le carozzerie delle moto portate più e più volte sul podio da Omobono Tenni, pilota plurivittorioso della scuderia Guzzi, qui riproposto in verisione satinata e messo in contrasto con l'eleganza del nero del motore e di altri particolari come telaio, manubrio, piastre di sterzo e ruote.

La Griso 8V SE è sicuramente unica nella categoria delle naked, non riprendendo linee o caratteristiche di altri modelli, ma anzi tracciandone di propri. I 110 cavalli a 7500 giri/min erogati dal bicilindrico trasversale a V di 90°, con un picco di coppia massima pari a 11 Kgm a 6400 giri/min, sono tenuti a bada da un generoso telaio a doppio trave superiore, in acciaio ad alta resistenza, da una forcella upside down con steli da 43 mm, regolabile sia nel precarico che nella risposta idraulica in compressione ed estensione, da un momoammortizzatore posteriore Boge, anch’esso dotato dei tre classici registri, e da un generoso e ben dimensionato impianto frenante formato da una coppia di dischi Wave da 320mm, lavorati da una coppia di pinze Brembo ad attacco radiale, e da un disco posteriore di 282mm dotato di una classica pinza a 2 pistoncini anch'essa Brembo. Il contatto con la strada e’ garantito da pneumatici tubeless di larga sezione (120/70-17 e 180/55-17, rispettivamente all’avantreno e al retrotreno) montati sui nuovi cerchi a raggi con il canale dipinto di nero.

Anche se vista da fuori la Griso può intimorire per le forme (l’interasse è di ben 1.544 mm) e il peso (222Kg a secco), grazie alla sella a soli 800mm da terra e all’ampio manubrio, appena si mette in movimento svela un’ottima agilità e maneggevolezza, soprattutto nei percosi guidati veloci, ticipi delle zone dove e’ nata, dove avantreno preciso e velocita’ a scendere in piega solo doti indispensabili.

Insomma la Griso, soprattutto in questa versione SE, non e’ la solita moto con la quale fare il percorso casa/bar passando per il centro unicamente per farsi ammirare; o almeno non solo: perchè questa Guzzi riesce ad essere tanto ricca di personalità quanto efficace e graffiante tra le curve.

La Griso 1200 8V SE è in vendita a 13.770 Euro

giovedì 11 giugno 2009

Mercedes ESF 2009: un laboratorio su ruote votato alla sicurezza


Pioniera nella storia delle ricerche sulla sicurezza passiva delle automobili (nel 1959 ha realizzato la prima vettura destinata ai crash test) Mercedes Benz presenta oggi un nuovo veicolo laboratorio realizzato sulla base di una S 400 Hybryd contenente gli ultimissimi ritrovati in fatto di sicurezza. E forse anche qualcosa di piu’.

Una serie di sensori monitora costantemente l’auto e la sua posizione rispetto al traffico circostante e, in caso di pericolo, attiva il dispositivo di emergenza piu’ idoneo.


In caso di urto laterale, ad esempio, le classiche barre in acciaio anti intrusione, sono sostituite da strutture metalliche cave che possono essere gonfiate istantaneamente con una pressione variabile da 10 a 20 bar aumentandone il volume e la rigidità (provate a stringere una bottiglia di plastica prima vuota e poi riempitea d’acqua). In questo modo si riduce l` intrusione nell’abitacolo e anche il peso dell’auto, a beneficio dei consumi.


Altre innovazioni riguardano gli AirBag, che decidono quanto gonfiarsi in base alla posizione longitudinale del sedile per evitare pressioni eccessive sull’occupante, che fanno la loro comparsa anche tra i sedili, in modo da evitare che i passeggeri possano ferirsi urtando tra loro e che compaiono anche nelle cinture di sicurezza posteriori che, in caso di urto, si gonfiano aumentando il loro volume di 4 litri e contribuiscono ad aumentare il livello di protezione offerto.

Ma quello che forse presenta l’innovazione maggiore e’ l’impianto frenante. Infatti la ESF 2009, sempre grazie ai numerosi sensori di cui e’ dotata, se valuta il rischio di una collisione inevitabile aziona in meno di 600 millisecondi i freni in modo da ridurre il piu’ possibile la velocita’ (e’ diverso, ad esempio, urtare da “distratti” a 100 Km/h piuttosto che a 50 Km/h) oppure per limitare l’avanzamento dell’auto in caso di tamponamento in colonna, fermando cosi’ l’eventuale catena collisioni. E se il sistema dovesse stabilire che la massima potenza frenante non fosse sufficiente –ecco l’innovazione maggiore- verrebbe azionato il Bracking Bag, un vero e proprio freno di emergenza che, gonfiandosi come un AirBag, spinge verso il basso una piastra di acciaio che strisciando sull’asfalto aumenta la forza frenante fino di 2g e alza il muso dell’auto in modo da affrontare l’impatto con un assetto migliore.



Questa vettura-laboratorio verrà esposta nel Museo Mercedes di Stoccarda a partire dal 23 giugno.

mercoledì 10 giugno 2009

Auto novita’: la nuova Jaguar XJ

9 luglio 2009. Questa e’ la data fissata per la presentazione ufficiale della nuova Jaguar XJ che avverra’ a Londra, in base a quanto annunciato durante il salone dell’auto di Shangai Mike O'Driscoll, Amministratore Delegato di Jaguar Cars.

Di questo progetto, nato sotto l’ala del gruppo Tata (attuale proprietario del marchio Jaguar), non e’ stato rilevato molto se non quanto basta per incuriosire e far sognare gli appassionati del marchio del giaguaro: la nuova XJ avrà una carrozzeria con un'architettura in alluminio ispirata alla tecnologia aerospaziale e introdurrà i più elevati livelli di lusso personalizzato e di equipaggiamenti, compreso un tetto panoramico in vetro; monterà i nuovi motori Jaguar di terza generazione ultra-efficienti architettura V8 aspirato da 385 CV e volumetrico da 510 CV e, novita’ delle novita’, sara’ disponibile anche un diesel nelle versioni turbo da 240 CV e biturbo da 275 CV, entrambi con architettura V6 e di derivazione Citroen-Peugeot.

Attualmente stanno circolando le prime immagini dei prototipi camuffati (anche facendo un po’ il verso alla BMW…) catturate durante le prove dinamiche dell’auto e, oltre alle fotografie, sta impazzando sul web il sito www.xstatic.it che, con lo slogan “L’Estasi e il Gentleman. E i vostri sogni di che materia sono fatti?” catalizza la curiosita’ dei navigatori tramite una storia, che si sta svolgendo a puntate tramite mini film di ottima fattura, dove compare una vettura sportiva ed elegante che lascia intravedere delle forme riconducibili ad una Jaguar, anche se non compare mai il logo. Con tutta probabilita’ quella e’ la nuova XJ (anche se a me, personalmente, ricorda piu’ l’ XK)!



Per cui non ci resta che attendere il 9 luglio per fugare i dubbi e, volendo, ordinarla. Anche se si dovrà aspettare l’inizio del 2010 per poterla guidare.

lunedì 8 giugno 2009

Nissan PIXO: citycar low cost con gli occhi a mandorla


Esordio bagnato, esordio fortunato? Questo e’ quello che possono augurarsi i vertici Nissan perchè proprio in questi giorni di pioggia arriva sul mercato italiano la nuova citycar giapponese frutto della collaborazione tra Nissan e Suzuki: la PIXO. Si tratta di una vettura compatta (lunga 3565 mm, è alta 1470 mm e larga 1600 mm) omologata per 4 passeggeri, pensata per muoversi agilmente in città e per contenere al massimo i costi, sia di realizzazione (e quindi di acquisto per l’utente finale) che di gestione.

Guardandola si capisce facilmente che è una Nissan perchè anche la PIXO mantiene un certo family look con i fari allungati, leggermente bombati verso l’alto, e le linee del paraurti anteriore e del cofano che richiamano quelle della Note anche se in realtà ha molti particolari in comune con la Suzuki Alto, a cominciare dal pianale.

L’abitabilità interna è comoda anche per 4 adulti e l’accesso ai sedili posteriori e’ facilitato dalla presenza delle 4 porte; il bagagliaio ha una capienza di 129 litri che diventano 367 se si abbattono i sedili posteriori, dallo schienale non abbattibile separatamente: dovrete quindi andare al massimo in 2 a fare la spesa “grossa” del fine settimana.
La PIXO è mossa da un motore a benzina a tre cilindri da 996 cc a 12 valvole che eroga 68 CV a 6000 giri e una coppia di 90 Nm a 3400 giri ed è già omologato Euro 5. Al lato pratico si traduce in consumi molto ridotti (per percorrere 100 km occorrono 4,4 l nel ciclo combinato, 3,8 l nel ciclo extraurbano e 5,5 l nel ciclo urbano) e in soli 103g al km la CO2 emessa.


Su strada questa piccola Nissan ha un comportamento sincero, senza reazioni anomale o non prevedibili e, complice il peso ridotto ed un cambio dalla rapportatura corretta, riesce ad avere una buona accelerazione nonostante le piccole dimensioni del motore. Le sospensioni filtrano bene le asperità della strada e le buche cittadine e la frenata è sempre pronta.

La PIXO è in vendita a partire da 7890 euro e a chi si sta domandando come e’ possibile un prezzo basso con le caratteristiche positive appena elencate, la risposta e’ presto data: le finiture sono essenziali e alcuni equipaggiamenti ai quali siamo abituati a considerarli sempre di serie, come gli alzacristalli elettrici, la chiusura centralizzata, il sedile posteriore sdoppiabile, sono disponibili o a pagamento o unicamente sulla versione superiore. Anche il climatizzatore fa sempre parte della lista degli optional.
Per chi invece volesse la versione piu’ accessoriata, deve aggiungere 1000 euro ed altri 1000 qualora volesse il cambio automatico (con convertitore di coppia e non robotizzato) o l’impianto a GPL.

venerdì 5 giugno 2009

Peugeot 5008: la nuova monovolume compatta della casa del leone

Con un colpo a sorpresa degno dei più abili prestigiatori la Peugeot annuncia l’imminente lancio sul mercato della nuova 5008, monovolume compatta a 5 o 7 posti che verrà presentata ufficialmente a settembre al salone di Francoforte e commercializzata a partire dall’autunno.


Le caratteristiche di questa nuova vettura sono indicate dal nome che, secondo tradizione Peugeot, e’ dato da un numero generato dalle caratteristiche dell’auto: 5 indica il settore dei veicoli familiari, il doppio 0 indica la posizione di guida rialzata, l’ 8 e’ dato dall’ottava generazione delle vetture “compatte”.
Guardandola si nota subito la linea slanciata e aerodinamica (Cx 0.29) e le ampie superfici vetrate che assicureranno ai passeggeri un’elevata luminosità dell’abitacolo e la possibilità di ammirare senza ostacoli il paesaggio, soprattutto se si sceglierà di montare il tetto panoramico: un cristallo di ben 1.69 metri quadrati.


L’abitacolo, disponibile anche in versione a 7 posti grazie a 2 sedili a scomparsa nella terza fila, e’ molto spazioso e pienamente modulabile. La fila centrale è formata da sedili singoli e regolabili individualmente che possono scorrere avanti e indietro con un’escursione di 13 cm; il che vuol dire che il bagagliaio può passare dai 750 litri (configurazione 5 posti) fino ai 2500 litri se si viaggia in 2. Completano la capacità di carico numerosi vani sparsi per l’abitacolo con la consolle centrale refrigerata e capace di contenere 2 bottigliette di acqua.

La 5008 propone anche numerose “chicche” tecnologiche: dai monitor LCD da 7 pollici - integrati nei poggiatesta dei sedili anteriori e che possono essere collegati a consolle di gioco o lettori dvd-, all’Head Up Display - che è un dispositivo che permette di proiettare su una lamina translucida sul parabrezza le informazioni fondamentali per la guida (velocità, limitatore/regolatore di velocità e Distance Alert) e che vi consentirà di leggerle senza distogliere lo sguardo dalla strada facendovi sentire molto Top Gun -, al Distance Alert – che e’ un vero e proprio radar montato nel paraurti anteriore che misura la distanza dall’auto che vi precede lanciando un allarme se siete troppo vicini. Infine sono presenti lo Snow Motion - un particolare controllo di trazione pensato per i fondi con poca aderenza -, e un sistema di assistenza al parcheggio che indica se lo spazio disponibile è sufficiente per manovrare.

Il compito di muovere questa vettura sarà affidato a 6 diverse motorizzazioni di ultima generazione: 2 unità a benzina da 1.6 litri di cilindrata e rispettivamente di 120 cv (aspirato) e 150 cv (turbo THP) abbinati ad un cambio a 6 rapporti; 1 diesel Hdi FAP da 1.6 litri e 110 cv abbinato ad un cambio a 6 marce disponibile anche robotizzato; 1 diesel Hdi FAP da 2.0 litri in versione 150 cv con cambio manuale o 163 cv con cambio automatico.


Attualmente non e’ ancora disponibile il prezzo cui sara’ commercializzata, ma tenendo conto che andrà ad insidiare direttamente vetture come la Renault Scenic possiamo supporre che costerà tra i 20.000 ed i 30.000 euro, a seconda delle versioni e motorizzazioni scelte.