venerdì 7 novembre 2008

EICMA 2008 -Ragazze agli stand

In questi giorni e' in corso il salone del Ciclo e Motociclo a Milano, presso il nuovo polo fieristico a Rho (facilmente raggiungibile con la metropolitana, per cui lasciate a casa la macchina e rilassatevi senza traffico).
Le noviat' presenti sono veramente numerose, pero' credo che voi internauti gradirete maggiormente questa piccola selezione fotografica...




a questo punto, se ne avete ancora voglia, potete vedere anche una selezione delle novita' a 2 ruote presenti al salone!
Commentarle e spiegarle, sarebbe veramente lungo, tante erano quelle esposte. Segnalo solo la pregevole fattura della BMW e dell'Aprilia da Superbike: ne vedremo scuramente delle belle il prossimo anno.
Ma non voglio tediarvi oltre, largo alle immagini.

mercoledì 29 ottobre 2008

L’importanza di vedere ed essere visti

In questi ultimi giorni di ottobre, complici il maltempo e il ritorno all’ora solare sono aumentati i fattori che ostacolano il poter tenere una guida tranquilla e rilassata. Infatti, oltre al traffico caotico delle ore di punta, alla fretta che contraddistingue la nostra società e alla perenne distrazione al volante di certi automobilisti (o automobilastri, come andrebbero definiti correttamente) buio, pioggia e nebbia diventano compagni indesiderati durante i nostri viaggi. Fortunatamente, pero’, almeno da questi ultimi possiamo difenderci in qualche modo mantenendo in perfetta efficienza i tergicristalli e i fari della nostra auto. Vediamo come.


La prima operazione da fare (e sicuramente la piu’ veloce) e’ quella di rabboccare il liquido lavavetri; solitamente si dispone di un vero e proprio serbatoio della capienza di alcuni litri che ci consente di ridurre le volte in cui si riempie e in commercio si trovano diverse formulazioni da aggiungere all’acqua per aumentare il potere sgrassante e abbassarne il punto di congelamento. Se volete risparmiare un po’, potete aggiungere all’acqua anche solo del comune alcool denaturato e qualche goccia di detersivo per i piatti che assolvernno egregiamente entranti i compiti. L’importante e’ che non mettiate solo acqua perche’ altrimenti non appena le temperature scenderanno sotto gli 0 gradi vi troverete con l’impianto completamente gelato e fuori uso. Dopo questa veloce operazione, passiamo adesso a controllare i tergicristallo. L’ideale sarebbe sostituirli una volta all’anno all’inizio della stagione invernale, per poter affrontare il maltempo con le spazzole in perfetta efficienza. Un test veloce per verificare lo stato delle vostre spazzole consiste nel coprire il parabrezza di schiuma e poi azionare i tergenti: dovrebbero pulire senza lasciare righe in 1/2 passate. Qualora restassero delle righe non pulite o la gomma presentasse dei tagli o rotture evidenti, sostituiteli senza esitazione. In commercio si trovano spazzole in tutte le fasce di prezzo, a partire da pochi euro per i prodotti non di marca fino ai 30/40 per i le ultime novita’ delle marche piu’ blasonate (tipo i Bosh “Aerotwin” ). La sostituzione e’ un’operazione semplice che, se volete, potete effettuare agevolmente direttamente voi nel vostro garage di casa.
Un altro aiuto per mantenere pulito il parabrezza, soprattutto durante un forte temporale, e’ dato dal cosiddetto “Tergicristallo Chimico”. Questo prodotto stende un film sulla superficie trattata che ostacola l’adesione delle goccioline d’acqua facendole scivolare via spinte dall’aria quando la velocita’ inizia a superare i 50/60 km/h. Un mio consiglio personale; oltre che sul parabrezza e’ molto utile trattare tutte le superfici vetrate dell’auto. Ne apprezzerete il funzionamento durante la prima manovra di posteggio durante un temporale, magari di sera. Il piu’ famoso di questi prodotti e’ il “Rain Off” della Arexsons, facilmente reperibile presso la grande distribuzione.


Un altro controllo da effettuare e’ quello dell’efficienza dell’impianto di illuminazione. A prima vista puo’ sembrare un po’ piu’ complicato come controllo, ma gia’ verificare il funzionamento di tutte le lampadine dei fari facendo un giro intorno all’auto dopo aver acceso le luci, fendinebbia compresi, e’ un buon passo verso la sicurezza. Soprattutto se la vostra auto non dispone di un controllo automatico che vi avverte con una spia sul cruscotto di eventuali anomalie. Per controllare il funzionamento delle luci dei freni, se non vogliamo disturbare un amico possiamo avvicinare l’auto in retromarcia ad un muro e mentr teniamo premuto il pedale controlliamo che entrambi i lati della vettura si illuminini uniformemente. Se poi ci sentiamo un po’ piu’ portati al “mettere le mani” sulla nostra auto, posiamo pensare di sostituire le lampadine dei fari anteriori con alcune piu’ performanti di quelle di serie, magari installate da alcuni anni e che stanno perdendo leggermente efficienza a seguito dell’uso. Sul mercato si trovano delle lampade che promettono un incremento del fascio luminoso fino al 50% rispetto alle lampade tradizionali aumentando la profondita’ della zona illuminata pur mantenedo invariata la potenza della lampadina. Ricordiamo, infatti, che se per aumentare la portata del fascio luminoso utilizziamo lampade piu’ potenti (sul mercato si trovano lampade fino a 100W, contro ai 50/55W usuali) di quanto omologato per la nostra vettura si e’ passibili di una sanzione oltre al rischio di danneggiare il faro e l’impianto elettrico dell’auto, per il maggior calore e richiesta di corrente dato da queste lampade.
Per farvi un’ idea, ecco un paio di modelli dati dai maggiori costruttori: Philips NightGuide oppure Bosch Plus 30


Ricordate anche di pulire frequentemente i fari stessi, perche’ lo sporco sollevato dalle vetture che ci precedono, depositandosi sul faro, puo’ diminuirne l’efficienza anche piu’ del 50% facendoci cosi’ perdere preziosi metri di strada illuminata.

venerdì 17 ottobre 2008

F1: CINA. Hamilton domina le prime prove libere

E’ iniziato in Cina sul circuito di Shanghai il penultimo appuntamento di questa stagione di Formula 1. Sono appena concluse le prime 2 sessioni di prove libere e portano entrambe il nome Hamilton. Infatti l’inglese della McLaren ha girato in 1'35''630 precedendo di circa 4 decimi le 2 Ferrari (Felipe Massa ha girato in 1'36''020 e Kimi Raikkonen in 1'36''052) e il compagno di squadra Heikki Kovalainen che ha fermato il cronometro su 1'36''103. Nella seconda sessione di prove libere Hamilton e’ stato piu’ lento di 1 decimo, staccando un tempo di 1'35''750 che gli ha comunque permesso di essere il piu’ veloce. Alle sue spalle, invece, si sono rimescolate le posizioni; troviamo infatti lo spagnolo Fernando Alonso su Renault con 1'36''024 e il brasiliano Nelson Piquet Jr. con 1'36''094. Più lontane le Ferrari, rispettivamente sesta con Felipe Massa (1'36''480) e ottava con Kimi Raikkonen (1'36''542). Da segnalare anche la prestazione di Trulli in piena forma, che ha portato la sua Toyota a girare in 1`36``159



Nella notte tra venerdì 17 e sabato 18 ottobre alle ore 5.00 (ora italiana) si svolgera’ terza ed ultima sessione di prove libere, mentre alle ore 8.00 di sabato 18 inizieranno le qualifiche ufficiali, con le monoposto alla ricerca del miglior piazzamento sulla griglia di partenzaDomenica 19 settembre il granpremio partirà alle ore 9.00.

lunedì 13 ottobre 2008

Toyota iQ: nuovo concetto di “Citycar”

In questi giorni sta facendo bella mostra di se al Salone dell’ Auto a Parigi, rubando la scena ad auto più grandi e blasonate di lei, e sta girando per le piazze italiane per iniziare a farsi ammirare dagli automobilisti sempre più stressati da un traffico caotico ed impazzito che caratterizza le grandi città. Stiamo parlando della nuova Toyota iQ. Auto che a detta degli stessi realizzatori sarà una pietra miliare per lo sviluppo futuro dell’automobile.

L’ Ingegnere Capo del progetto iQ, Hiroki Nakajima, spiega che: “Per lo sviluppo della iQ, la ricerca di un design adatto ad un’automobile piccola, elegante e tecnologica è partita immedesimandosi nel cliente. La teoria era che i clienti più vicini allo stile, alle dimensioni ridotte e al design elegante di questa automobile l’avrebbero descritta come post-moderna”.

E in effetti sembra che in Toyota abbiano pienamente centrato il bersaglio: sono infatti riusciti a realizzare un auto di lunghezza inferiore ai 3 metri capace di ospitare quattro passeggeri (anche se al lato pratico si dovrebbe parlare di 3 adulti più un bambino) e che riesce a fare un’inversione completa in meno di 4 metri, per l’esattezza 3.9! Per fare un paragone, la Smart, che e’ la sua diretta concorrente, ha un raggio di sterzata di 8.75 metri e la nuova Fiat 500 di 9.2 metri. Questo vuol dire aprire la possibilità di inventare nuove manovre di posteggio o di sfruttare posti altrimenti difficilmente raggiungibili.
Anche l’abitabilità’ interna e’ stata interpretata in un modo completamente innovativo recuperando centimetri di spazio ovunque fosse possibile: i sedili sono più sottili di 4 cm, il serbatoio della benzina e’ stato posizionato sotto il pianale, il condizionatore e’ più piccolo del 20%, il differenziale anteriore e’ stato completamente riprogettato per permettere di “accorciare” la lunghezza del gruppo trasmissione e garantire spazi inimmaginabili all’interno dell’abitacolo. Anche la plancia è stata disegnata in maniera asimmetrica, in modo da poter accogliere comodamente passeggeri di altezza fino a 1.9 metri. Tanta “piccolezza” però non e’ stata raggiunta a scapito della sicurezza: mentre affrontiamo la giungla urbana, sono pronti ad intervenire per proteggerci ben 9 airbag qualora non dovesse bastare ad assorbire l’energia dell’urto il telaio ad elevata resistenza, progettato appositamente per questo scopo. Se invece il pericolo non dovesse venire da un urto, ma dalle insidie date dal pavè, asfalto bagnato o una curva presa troppo “allegramente”, la piccola Toyota e’ dotata di tutti i dispositivi elettronici necessari a mantenere l’auto nella giusta traiettoria: il sistema antibloccaggio dei freni (ABS), integrato con l’Assistenza di Frenata (BA) e la Distribuzione Elettronica della Forza Frenante (EBD), lo sterzo assistito con il Controllo di Stabilità del Veicolo (VSC+) combinato con il Controllo di Trazione (TRC) sono di serie.

Più tradizionale, invece, il motore. Si tratta infatti del 3 cilindri VVT-i a benzina da 1000 cc e 68 CV (consumo medio di 4,2 lt/100 km ed emissioni di CO2 pari a 99 gr/km) che gia’ equipaggia la Yaris (nel corso del 2009 sara’ disponibile anche un 1330 cc da 99 cv) abbinato alla trasmissione automatica Multidrive.
L’unica cosa, però che gli ingegneri giapponesi non sono riusciti a far entrare nell’ iQ e’ il bagagliaio. Infatti, in configurazione 4 posti la capienza e’ di 28 (si, proprio ventotto) litri e solo sfruttando lo schienale abbattibile con frazionamento 50/50 e rinunciando ad uno o ad entrambi i posti posteriori si ha una capacità di carico di 168 o 242 litri. Insomma, scordatevi una grossa spesa o un weekend fuori porta a meno di andare solo in due.
Unica nota negativa di questa giapponesina e’ il prezzo: infatti la novità del progetto e la completa dotazione di bordo porta il prezzo di lancio a 13.600 Euro, che sale di altri 1.200 Euro se si sceglie il pacchetto optional iQ2 che comprende il climatizzatore automatico, i fendinebbia, i retrovisori riscaldati, il sensore pioggia, l’accensione automatica dei fari e il pulsante di avviamento al posto della classica chiave. E’ anche vero, però che facilità di movimento nel traffico e parcheggio in centro possono far passare in secondo piano il prezzo leggermente salato.
Le consegne dell’iQ inizieranno a partire da gennaio 2009 e sempre ad inizio 2009 arriverà una versione entrylevel con un prezzo inferiore ai 13.000 Euro, rinunciando però al climatizzatore.


Se volete avere maggiori informazioni, vi rimando al sito Toyota o a quello dedicato alla iQ.

mercoledì 8 ottobre 2008

Pneumatici: questi sconosciuti





Questa mattina, mentre ero in coda nel solito traffico, mi e’ capitato di osservare gli pneumatici dell’auto accanto alla mia e ho notato che erano visibilmente sgonfi. Questo mi ha dato l’idea per parlare di questo argomento: la pressione di gonfiaggio delle gomme della nostra vettura e come mantenerle in perfetta efficienza.
Vi invito a fare una prova: chiedete ai vostri amici o conoscenti che tipo di controllo fanno all’auto prima di utilizzarla per un breve spostamento. Probabilmente tutti vi parleranno unicamente del livello del carburante. Infatti a nessuno piace spingere, sottoscritto compreso. Chiedete adesso che tipo di controlli fanno prima di intraprendere un viaggio più lungo, magari per andare in ferie. In questo caso trverete una maggior varietà di risposta, da chi fa effettuare un tagliando da un’officina specializzata (ottima scelta, a mio avviso), chi controlla personalmente che i vari livelli di acqua/olio siano corretti e chi si limita alla lancetta della benzina. Quasi nessuno vi parlerà di un controllo tanto veloce quanto importante: la pressione degli pneumatici. Infatti secondo i dati rilevati da Assogomma e Federpneus (associazioni che rappresentano i principali produttori e fornitori di pneumatici) circa il 50% dei veicoli circolanti in Italia viaggia con pneumatici gonfiati con una pressione inferiore a quanto raccomandato, il
12% presenta danneggiamenti evidenti e il 2,3% viaggia con pneumatici non conformi alla carta di circolazione.
Questi numeri denunciano come l’automobilista medio italiano sia carente nella conoscenza di quanto sia importante la corretta manutenzione degli pneumatici in quanto, in caso di emergenza o in presenza di condizioni particolari, pneumatici non efficienti possono essere causa o aggravante di un incidente. Infatti lo pneumatico correttamente gonfiato e non consumato oltre i limiti, rende stabile il mezzo, permette una corretta frenata e garantisce la sicurezza di chi guida.
Un altro motivo per controllare la corretta pressione di gonfiaggio e’ dato dalla riduzione dei consumi: uno pneumatico sottogonfiato oppone maggior resistenza al rotolamento e già con 0,2 bar in meno rispetto alla pressione giusta, il consumo di carburante aumenta di 1 punto percentuale.

Per cui ecco una serie di accorgimenti per garantire la miglior efficienza dei vostri pneumatici:

Controllate la pressione di gonfiaggio almeno una volta al mese.
Uno pneumatico si sgonfia, in media, di 0.1 bar al mese e quindi si perde la pressione ottimale in poco tempo. La pressione va misurata possibilmente a freddo e portata ai valori consigliati dal costruttore; se siete disposti a rinunciare ad un pochino di confort e volete ridurre i consumi di un 2/3%, potete aumentare di 0.2/0.3 bar la pressione di gonfiaggio. Controllate anche la pressione di gonfiaggio della ruota di scorta: per esperienza personale vi posso garantire che non e’ bello scoprire che la ruota di scorta e’ sgonfia dopo aver appena sostituito quella bucata…

Controllate l’usura del battistrada.
Il battistrada di uno pnueumatico nuovo ha una profondità di 7-8 millimetri; al di sotto dei 3 millimetri non garantisce più le prestazioni originali e diventa più facile danneggiarlo o incorrere in forature. Inoltre peggiora la tenuta di strada in condizioni di bagnato aumentando il rischio di incorrere nel fenomeno dell’acquaplaning. Ricordiamo che la profondità del battistrada non deve mai essere inferiore ai limiti legali (1,6 mm per autoveicoli, Legge n.142 Art. 66 del 18/2/1992) per non incorrere in sanzioni.

Montate sempre pneumatici pensati per la vostra vettura.
Ogni automobile ha caratteristiche particolari di comportamento dinamico, di velocita’ massima e di carico massimo trasportabile. In sede di progetto il costruttore tiene conto di tutte queste caratteristiche e sceglie le caratteristiche ideali per il miglior rapporto prestazioni/sicurezza. Per questo motivo e’ importante montare sempre pneumatici di misura omologata per la vostra vettura, secondo quanto riportato sulla carta di circolazione. Ricordiamo che circolare con pneumatici di misura o caratteristiche diverse da quanto riportato sulla carta di circolazione viola l’articolo 78 del Codice della Strada e si incorre in una sanzione amministrativa da euro 370 a euro 1.485. Inoltre si incorre anche nella sanzione amministrativa accessoria del ritiro della carta di circolazione.


Se volete approfondire l'argomento, vi rimando al sito "Pneumatico sotto Controllo"

martedì 7 ottobre 2008

Nouva AlfaRomeo Mi.To





La prima auto di cui analizzeremo pregi e difetti e’ l’ultima nata in casa AlfaRomeo: stiamo parlando della nuova Mi.To. Questa neonata e’ la piu’ piccola tra le vetture offerte dal gruppo del biscione e si prefigge l’arduo compito di catturare nuova clientela soprattutto tra i piu’ giovanni, magari non interessati in particolarmente al marchio, ma che cercano un auto che “piace” e che possa essere anche “sfiziosa” oltre che un comodo mezzo di spostamento. Per intenderci, chi compra Mini o la nuova 500.
Gia dal nome vuole subito far capire che e’ intenzionata a far parlare di se nella storia del marchio e non restare un semplice modello tra i tanti. Chi, infatti, non vorrebbe guidare un mito del biscione? Magari ripensando alle Alfa del passato oppure alla modernissima 8C Competizione? Ed e’ proprio da quest’ultima supercar che i designer hanno preso ispirazione riproponendo il grosso scudetto del marchio sul “naso” (caratterizzato dalla tipica griglia cromata), i fari anteriori a goccia e l’uso dei led per quelli posteriori. Altra particolarita’ della carrozzeria a 3 porte e’ l’assenza della cornice dei cristalli delle portiere, che conferisce un tocco di coupè e va a tutto vantaggio dell’accessibilita’.
La mito e’ lunga 4 metri e 6 centimetri e condivide il pianale con la Fiat Grande Punto, pero’ i tecnici AlfaRomeo sono intervenuti sul comparto telaio-sospensioni per garantire le caratteristiche dinamiche e di tenuta di strada che ci si aspetta. E da questo punto di vista la Mito sfodera il suo asso nella manica: il sistema Dna (Dynamic, Normal, All Weather). Questo e’ un sofisticato sistema di gestione elettronica che controlla la risposta del motore alla pressione sul gas, l’assistenza dello sterzo (dotato di servocomando elettrico) e la logica di intervento del controllo della stabilità.
La motorizzazione della nostra prova e’ la piu’ potente che viene offerta; il 1400 cc 4 cilindri e 16 valvole con turbocompressore accreditato di 155 CV e una coppia di 206 Nm. Lasciato in configurazione Normal, concede una sofficità di risposta per certi versi inattesa, con un’ erogazione corposa, ma piatta. Comunque ottima per muoversi nel traffico e contenere i consumi. Unica nota leggermente negativa e’ data dallo sterzo, per la prima volta dotato di servosterzo elettrico. Il comando ha una prontezza e una progressione apprezzabile pressoché in tutte le situazioni ma che sui tracciati più tortuosi appare sin troppo assistito, e che presenta qualche alleggerimento durante il riallineamento nelle fasi di rilascio del gas.
Ma e’ spsostando il manettino del Dna (ve lo ricordate?) sulla D che le cose iniziano a farsi interessanti: il motore cambia timbro e tira fuori un sound più grintoso, ma mai troppo invadente, viene attivata la funzione overboost che porta il valore di coppia massima fino a 230 Nm a 3000 giri, viene attivato il sistema Q2 che, tramite la centralina del controllo di stabilità (che diventa anche piu’ permissivo), aziona un differenziale elettronico e la servoassistenza dello sterzo diminuisce, per dare a chi guida una maggior sensibilità. Il tutto coadiuvato dall’ottimo lavoro delle sospensioni che, pur non essendo troppo mobide, riescono comunque a filtrare bene le asperita’ del manto stradale.
Tanta esuberanza e’ ben frenata da un impianto potente a quattro dischi (gli anteriori autoventilanti), capace di offrire decelerazioni intense e ben controllate. Solo il cambio, a 6 rapporti, potrebbe migliorare in quanto gli innesti sono un poco contrastati nell’utilizzo sportive e la leva ha una corsa un po’ lunga.
Esattamente all’opposto troviamo il comportamento della lettura in modalita’ “All Weather”, pensata per garantire la massima stabilita’ e trazione in caso di fondi con aderenza ridotta. Qui il controllo di trazione e lo sterzo attivo intervengono per contrastare sul nascere le possibili sbandate e anche la risposta dell’acceleratore (anch’esso elettronico) e’ piu’ morbida rispetto a quanto accade nelle altre modalita’.




Gli interni sono declinati secondo lo stile classico AlfaRomeo: troviamo infatti la strumentazione della plancia racchiusa in elemnti circolari disposti simmetricamente tra loro e un piccolo display centrale che fornisce tutte le indicazioni necessarie al pilota di turno. Anche i sedili hanno un look sportive e contengono bene il corpo durante le curve.
Una nota sui sedili: la mito e’ omologata per 4 posti e ha lo schienale del sedile posteriore non abbattibile in maniera frazionata; per viaggiare in 5 o per aumentare le capacita' di carico del bagagliaio di 270 dm3 bisogna attingere dalla lista optional e sezionare queste due, a nostro avviso indispensabili, aggiunte.


Per maggiori informazioni, vi rimando direttamente al sito del produttore
o se volete scaricare direttamente il pdf con tutti i dati della Mi.To

E' nato il blog di "Ruotemotrici"

Un saluto a tutti gli internauti e benvenuti su questo nuovo blog che, come intuibile dal titolo, avra' come tema quello dei motori. Sia a 2 che a 4 ruote, senza pero' disdegnare eventuali escursioni nel mondo dei motori che volano o galleggiano.
Il blog nasce come parallelo e come archivio del programma radiofonico "Ruotemotrici" che andra' in onda sulle frequenze di Radiopunto (www.radiopunto.it) a partire dalla fine del mese di ottobre.
Qui troverete gli articoli relativi agli argomenti trattati e i podcast delle varie puntate. ovviamente potrete commentare quanto scrivero' e lasciare spunti per articoli o inchieste future; nel limite del possibile cerchero' di accontentarvi.

Non mi resta quindi che salutarvi invitandovi a tornare regolarmente su questa pagina per restare aggiornati sul mondo dei motori e sulle novita' che vedranno l'evolversi di questa nuova avventura. Nel frattempo, eccovi quello che sara' il primo articolo della puntata numero zero: la prova della nuova AlfaRomeo Mi.To.

giovedì 28 agosto 2008

Archivio argomenti trattati

In questo post troverete i link ai vari argomenti trattati divisi per tipologia

Prove automobili
Alfaromeo Mito
Toyota iQ


Consigli per la sicurezza alla guida
Pneumatici: questi sconosciuti



Notizie sportive
Risultati prove libere GP Cina