mercoledì 8 ottobre 2008

Pneumatici: questi sconosciuti





Questa mattina, mentre ero in coda nel solito traffico, mi e’ capitato di osservare gli pneumatici dell’auto accanto alla mia e ho notato che erano visibilmente sgonfi. Questo mi ha dato l’idea per parlare di questo argomento: la pressione di gonfiaggio delle gomme della nostra vettura e come mantenerle in perfetta efficienza.
Vi invito a fare una prova: chiedete ai vostri amici o conoscenti che tipo di controllo fanno all’auto prima di utilizzarla per un breve spostamento. Probabilmente tutti vi parleranno unicamente del livello del carburante. Infatti a nessuno piace spingere, sottoscritto compreso. Chiedete adesso che tipo di controlli fanno prima di intraprendere un viaggio più lungo, magari per andare in ferie. In questo caso trverete una maggior varietà di risposta, da chi fa effettuare un tagliando da un’officina specializzata (ottima scelta, a mio avviso), chi controlla personalmente che i vari livelli di acqua/olio siano corretti e chi si limita alla lancetta della benzina. Quasi nessuno vi parlerà di un controllo tanto veloce quanto importante: la pressione degli pneumatici. Infatti secondo i dati rilevati da Assogomma e Federpneus (associazioni che rappresentano i principali produttori e fornitori di pneumatici) circa il 50% dei veicoli circolanti in Italia viaggia con pneumatici gonfiati con una pressione inferiore a quanto raccomandato, il
12% presenta danneggiamenti evidenti e il 2,3% viaggia con pneumatici non conformi alla carta di circolazione.
Questi numeri denunciano come l’automobilista medio italiano sia carente nella conoscenza di quanto sia importante la corretta manutenzione degli pneumatici in quanto, in caso di emergenza o in presenza di condizioni particolari, pneumatici non efficienti possono essere causa o aggravante di un incidente. Infatti lo pneumatico correttamente gonfiato e non consumato oltre i limiti, rende stabile il mezzo, permette una corretta frenata e garantisce la sicurezza di chi guida.
Un altro motivo per controllare la corretta pressione di gonfiaggio e’ dato dalla riduzione dei consumi: uno pneumatico sottogonfiato oppone maggior resistenza al rotolamento e già con 0,2 bar in meno rispetto alla pressione giusta, il consumo di carburante aumenta di 1 punto percentuale.

Per cui ecco una serie di accorgimenti per garantire la miglior efficienza dei vostri pneumatici:

Controllate la pressione di gonfiaggio almeno una volta al mese.
Uno pneumatico si sgonfia, in media, di 0.1 bar al mese e quindi si perde la pressione ottimale in poco tempo. La pressione va misurata possibilmente a freddo e portata ai valori consigliati dal costruttore; se siete disposti a rinunciare ad un pochino di confort e volete ridurre i consumi di un 2/3%, potete aumentare di 0.2/0.3 bar la pressione di gonfiaggio. Controllate anche la pressione di gonfiaggio della ruota di scorta: per esperienza personale vi posso garantire che non e’ bello scoprire che la ruota di scorta e’ sgonfia dopo aver appena sostituito quella bucata…

Controllate l’usura del battistrada.
Il battistrada di uno pnueumatico nuovo ha una profondità di 7-8 millimetri; al di sotto dei 3 millimetri non garantisce più le prestazioni originali e diventa più facile danneggiarlo o incorrere in forature. Inoltre peggiora la tenuta di strada in condizioni di bagnato aumentando il rischio di incorrere nel fenomeno dell’acquaplaning. Ricordiamo che la profondità del battistrada non deve mai essere inferiore ai limiti legali (1,6 mm per autoveicoli, Legge n.142 Art. 66 del 18/2/1992) per non incorrere in sanzioni.

Montate sempre pneumatici pensati per la vostra vettura.
Ogni automobile ha caratteristiche particolari di comportamento dinamico, di velocita’ massima e di carico massimo trasportabile. In sede di progetto il costruttore tiene conto di tutte queste caratteristiche e sceglie le caratteristiche ideali per il miglior rapporto prestazioni/sicurezza. Per questo motivo e’ importante montare sempre pneumatici di misura omologata per la vostra vettura, secondo quanto riportato sulla carta di circolazione. Ricordiamo che circolare con pneumatici di misura o caratteristiche diverse da quanto riportato sulla carta di circolazione viola l’articolo 78 del Codice della Strada e si incorre in una sanzione amministrativa da euro 370 a euro 1.485. Inoltre si incorre anche nella sanzione amministrativa accessoria del ritiro della carta di circolazione.


Se volete approfondire l'argomento, vi rimando al sito "Pneumatico sotto Controllo"

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Il caso!
Proprio questa mattina, per evitare di fare le ragnatele dietro a un camion dell'immondizia, sono salita sul marciapiede con due ruote dell'auto, spigolando un pò lo pneumatico...
Al primo semaforo rosso successivo, sfidando l'investimento plurimo e aggravato, sono scesa a controllare lo stato della gomma e, orrore! Ho scoperto di aver "escoriato" un pò la parte laterale del copertone...
Cosa devo pensare? Povero pneumatico, ma anche povera me se continuerò a usarlo in questo stato??!
Grazie se mi risponderai!
E... complimenti per il blog!
Per un'autista come me ci voleva proprio!!!

Paola wheel-killer

Ruotemotrici ha detto...

Ciao wheel-killer :-)
Da come lo descrivi non sembra un grosso danno, o quantomeno qualcosa che possa compromettere la sicurezza continuando ad utilizzare quello pneumatico. Se non vedi il classico "pizzicotto" (cioe' non vedi il segno evidente di una torsione/ piega della gomma con al centro una bella crepa profonda qualche mm) non mi preoccuperei piu' di tanto.
In ogni caso non potendo vedere direttamente il danno, il mio consiglio e' quello di passare da un gommista in modo che possa valutare il tutto un "occhio esperto".

Intanto ne approfitto per dare una nozione in piu' sugli pneumatici: il fianco si chiama "spalla".

Ciao e buona strada!!!

P.S. Resta comunque collegata, il blog e' in costante evoluzione.