giovedì 11 giugno 2009

Mercedes ESF 2009: un laboratorio su ruote votato alla sicurezza


Pioniera nella storia delle ricerche sulla sicurezza passiva delle automobili (nel 1959 ha realizzato la prima vettura destinata ai crash test) Mercedes Benz presenta oggi un nuovo veicolo laboratorio realizzato sulla base di una S 400 Hybryd contenente gli ultimissimi ritrovati in fatto di sicurezza. E forse anche qualcosa di piu’.

Una serie di sensori monitora costantemente l’auto e la sua posizione rispetto al traffico circostante e, in caso di pericolo, attiva il dispositivo di emergenza piu’ idoneo.


In caso di urto laterale, ad esempio, le classiche barre in acciaio anti intrusione, sono sostituite da strutture metalliche cave che possono essere gonfiate istantaneamente con una pressione variabile da 10 a 20 bar aumentandone il volume e la rigidità (provate a stringere una bottiglia di plastica prima vuota e poi riempitea d’acqua). In questo modo si riduce l` intrusione nell’abitacolo e anche il peso dell’auto, a beneficio dei consumi.


Altre innovazioni riguardano gli AirBag, che decidono quanto gonfiarsi in base alla posizione longitudinale del sedile per evitare pressioni eccessive sull’occupante, che fanno la loro comparsa anche tra i sedili, in modo da evitare che i passeggeri possano ferirsi urtando tra loro e che compaiono anche nelle cinture di sicurezza posteriori che, in caso di urto, si gonfiano aumentando il loro volume di 4 litri e contribuiscono ad aumentare il livello di protezione offerto.

Ma quello che forse presenta l’innovazione maggiore e’ l’impianto frenante. Infatti la ESF 2009, sempre grazie ai numerosi sensori di cui e’ dotata, se valuta il rischio di una collisione inevitabile aziona in meno di 600 millisecondi i freni in modo da ridurre il piu’ possibile la velocita’ (e’ diverso, ad esempio, urtare da “distratti” a 100 Km/h piuttosto che a 50 Km/h) oppure per limitare l’avanzamento dell’auto in caso di tamponamento in colonna, fermando cosi’ l’eventuale catena collisioni. E se il sistema dovesse stabilire che la massima potenza frenante non fosse sufficiente –ecco l’innovazione maggiore- verrebbe azionato il Bracking Bag, un vero e proprio freno di emergenza che, gonfiandosi come un AirBag, spinge verso il basso una piastra di acciaio che strisciando sull’asfalto aumenta la forza frenante fino di 2g e alza il muso dell’auto in modo da affrontare l’impatto con un assetto migliore.



Questa vettura-laboratorio verrà esposta nel Museo Mercedes di Stoccarda a partire dal 23 giugno.

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